Nomadi dell'Aria

Posts written by Nonno Happa

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    MESE 2, GIORNO 3, POST 3, Sera.

    [EXP (orange) 16.463 (23r50)][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica Monaci Anziani pesante][EV: 700, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: Aliante]



    *Ne parliamo dopo, adesso mi serve il tuo aiuto per radunare i ragazzi* Rispose Schiazu alla proposta dell'anziano, e questo rimase intontito di quella risposta inaspettata che gli aveva rivolto. Si voltò verso il proprio bisonte, e lentamente si diresse verso questo nella speranza di continuar a rimaner da solo senza nessuno con cui possa condividere questo dolor, e nell'attesa che Schiazu si liberasse dal lavoro che gli aveva indirettamente ceduto per discuter meglio sul da farsi.

    Andò quindi a sedersi incrociando le gambe vicino al proprio bisonte, con l'intenzione di meditare sui propri sbagli, sia presenti che passati, e di quei pochi giorni che ancora la vita aveva in serbo per lui. Iniziò a meditare, rilassando ogni minima fibra del corpo, e portando la schiena in posizione eretta, senza alcuna curvatura della colonna vertebrale e col capo perfettamente parallelo alle gambe.

    Poco a poco iniziarono a fluir nella mente tutti i momenti passati nel tempio a cercar di trovar una qualsiasi soluzione per far ritornare tutto come alla morte dell'avatar Aang, far continuare ciò che lui aveva faticosamente creato per tutti, ma in tutti quegli anni non era riuscito a concluder niente, neanche la nipote era riuscito a tener a freno nella sue incoscienti azioni di vendetta nei confronti della gilda, e di questi ne era profondamente addolorato.

    La nebbia iniziò a scendere rapidamente dalla cima delle montagne fino a raggiunger la loro posizione camuffando ogni azione che avrebbe potuto rilevare la loro posizione. D'un tratto non appena la situazione si fece meno confusionale, grazie anche alla sua messa in disparte , si sentì parlare alle alle spalle tanto che andò a sobbalzare essendo che era appena entrato nella massima concentrazione, grazie anche all'aiuto del luogo che in un certo qual modo gli dava una sensazione di casa, seppur non lo era più. *non dimenticate che a capo dell'Ordine c'è Hangin. La conoscete, non acconsentirà mai a parlarvi, soprattutto non dopo quello che è successo al tempio del nord*disse Schiazu sicuramente con l'intenzione di prevenire le azioni dell'anziano cercando di fermarlo, ma fortunatamente sapeva già che contro la testardaggine del monaco non poteva competere, soprattutto in questo momento che sarebbe andato anche da solo a cercar l'ordine soltanto per veder ritornare il proprio popolo a casa loro, per poi lasciar il mondo senza alcun rimpianto.

    Rimase immobile nella posizione meditativa, anche quando Schiazu iniziò a parlare con la speranza che capisse che stava facendo sul serio e che niente gli avrebbe impedito di continuare, ed infatti continuò il discorso. *lasciate che invii un messaggio all'Ordine, dicendo che desiderate collaborare con noi, sono certo che accosentiranno a mandare un delegato a incontrarvi* Concluse lui, ed il monaco apri gli occhi di scatto e con un tono deciso rispose brevemente. *Nessun delegato. Voglio parlare con Hangin. Soltanto con lei.* disse il monaco immaginandosi già come sarebbe andato a concludersi l'incontro con Hangin.
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    MESE 2, GIORNO 3, POST 2, Sera.

    [EXP (orange) 15.943 (34r200)][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 650, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Osservava la fitta nebbia che li avvolgeva l'anziano che oramai messo in disparte da tutti restava solo dietro a Philea assieme a Jazz che nella sua minuta statura riusciva a riscaldar il monaco sia esteriormente che interiormente dato che oramai gli era rimasto soltanto lui.

    I nomadi non lo riconoscevano più come la loro guida, non s'aspettavano più niente da colui che dopo più di 400 anni di pace era riuscito a far invadere i templi riconoscendo una nuova guerra tra le varie nazioni. Avevano incaricato come anche il monaco aveva fatto, a Schiazu di guidarli nel regno della terra dove sicuramente sarebbero stati più al sicuro nella sua vastità, e sarebbero riusciti a scampare al destino che Iris aveva segnato loro.
    Doveva subito incontrare l'ordine, soltanto loro avrebbero potuto salvare il salvabile in quella confusione e riportar tutto com'era prima, ora che non disponeva più ne di un esercito ne di un popolo su cui contare.

    Si voltò dietro osservando coloro che oramai non lo riconoscevano più, osservandoli con tristezza e colpa, spostando poi lo sguardo verso terra non appena tutti gli occhi si furono posati su di lui compresi anche quelli di sua nipote che fin dal primo giorno che l'aveva conosciuto, lo riconosceva nelle vesti di un saggio Monaco Anziano.
    Aveva deluso tutti e questo lo sapeva e doveva rapidamente staccarsi da loro e non ritornare più, lasciarli a chi sarebbe davvero riuscito a portarli avanti senza dare vita ad alcuna forma di guerra, e questo andava fatto subito, doveva riuscire a strappar della testa dell'anziano le informazioni utili sull'ordine ed andar via da solo con la speranza che nessuno lo seguisse così da andare incontro alla sua ultima avventura prima di lasciar il mondo materiale.

    Si sentì toccare d'un tratto su una spalla, e sobbalzò con quel contatto fisico che oramai non conosceva più e che non voleva più riscoprire. Alzò lo sguardo su Schiazu che gli porgeva una pergamena che prese lentamente congedandosi da quella presenza facendo un lieve inchino col volto con la speranza che quella solitudine gradita non andasse ad essere interrotta dalla presenza dell'anziano, ed infatti rispose allo stesso modo e lentamente ritornò al proprio posto col SUO popolo.

    Iniziò lentamente a leggere mentre Jazz andò a posarsi sulla sua spalla per far finta di legger assieme al padrone.
    CITAZIONE
    Anziano Schiazu,
    vi mando buone notizie dal Tempio dell'Ovest: siamo state attaccate dall'esercito della Nazione del Fuoco, ma una provvidenziale eclissi di sole ci ha permesso di fuggire senza subire perdite. Il tempio è ormai distrutto, ma siamo riuscite a salvare abbastanza provviste da sopravvivere per alcuni giorni. Non vi segnalo la nostra posizione nel caso il messaggio venga intercettato, ma anche se un po' spaventate stiamo tutte bene... se possibile comunicate al giovane Nadir che suo figlio è nato tre giorni fa, è un bellissimo bambino con gli occhi della madre, che ci riempie di speranza per il futuro.

    Vorrei incontrarvi quanto prima, per poter discutere di persona della situazione. Suggerisco di trovarci nel luogo in cui eravate quando vi è stata comunicata la nomina a Monaco Anziano: arriverò lì tra otto giorni dalla data di questo messaggio. Vi prego di farmi avere notizie vostre e dell'Anziano Elrohir. Non deve essere un momento facile per lui: ha la mia comprensione.


    Che l'aria vi guidi nel vostro cammino
    Chady

    Lesse la pergamena tutta d'un fiato senza interrompersi per un secondo, doveva esser forte e gelido in queste cose non potendosi permettere più alcun sentimento, e non appena ebbe finito posò la pergamena nel tascapane ed andò con il lemure sulla spalla ad alzarsi per poi dirigersi lentamente verso Schiazu per chiedere ciò che sperava di riuscire a ricavare senza che nessuno venisse a saper niente.

    Giunse da Schiazu al quale rivolse un sorriso nascosto quasi impercettibile e che non sarebbe riuscito nemmeno a vedere, per poi rivolgergli il proprio dire quasi in un sussurro mentre andava a sedersi. *Schiazu, ho letto la lettera di Chady.. Dovrete continuare questo viaggio senza di me. Chiedo soltanto una cosa da te.* prese una pausa sentendosi tutti gli sguardi dei presenti addosso *Devi dirmi dove l'ordine si riunisce o perlomeno un membro, e dopo potrete continuare da soli senza alcun mio ostacolo.* Disse con decisione osservando con dispiacere l'amico negli occhi con la speranza che acconsentisse subito a dargli delle informazioni sull'ordine.
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    MESE 2, GIORNO 3, POST 1, Sera.

    [EXP (orange) 15.473 (50r200) + <u> ][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 650, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Dolorosamente i tre partono per l'ennesima avventura per le quattro nazioni. Iris intanto aveva tradito il nonno ordinando di abbattere i templi, Chady l'aveva lasciato solo al tempio del Nord per andare a proteggere il proprio popolo, e tutto ciò che è rimasto della sua vecchia vita è Desefa che amorevolmente si prende cura di lui nelle faccende da signore, e Schiazu che ora era l'unica possibilità di riportar tutte le cose come erano al principio.
    Inizia così la nuova avventura dal tempio del Nord, dove Schiazu Elrohir e Desefa devono scappare per non essere catturati da Iris, che intanto ha invaso tutti i templi condannando a morte tutti coloro che erano ritenuti membri della gilda tanto odiata da lei perchè avevano ucciso suo Padre.
    Giunti alla base delle montagne oramai con una giornata di differenza tra loro ed Iris, il monaco ancora rattristito per ciò che era successo con la nipote, e dal fatto che oramai il proprio popolo si era sparso per il mondo, furioso contro la nipote dopo aver ordinato ad Desefa di avvicinarsi al bisonte di Schiazu con decisione salta sull'altro bisonte ed inizia a parlar con il Monaco con la speranza che dopo delle accuse a lui rivolte anche dall'anziano, lo volesse ancora Parlare. *Schiazu. Scusami molto per essermi comportato come uno Stolto. Avevate ragione. Ero accecato dal Bene che volevo a mia nipote, e abbiamo visto a cosa siamo arrivati.* Disse il monaco abbassando lo sguardo inginocchiandosi, mentre Desefa ritornava a prender le distanze tra bisonte e bisonte. Schiazu non s'era accorto della presenza del monaco sul proprio bisonte e quasi sobbalzò a sentir il monaco parlare alle sue spalle, e con decisione rimase nella propria posizione di guida, rimanendo silente con l'intenzione d'ascoltar soltanto la giustificazione del Monaco e le sue scuse.
    Non Volevo arrivassimo a questo. Solo ora ho capito che l'unico a non essere idoneo al consiglio dei monaci ero io, non voi. Vo cercavate in ogni modo di farmi cambiare opinione ma io accecato dal bene per Iris non capivo niente, e come un burattino mi facevo comandare da lei.* diede una pausa al proprio monologo per poi ricontinuar usando un tono di pena *Ma purtroppo ho dovuto farlo. Iris mi ricattava. Ricattava di attaccar i tempi se non facevo ciò che lei diceva e dovevo stare agl'ordini.* Concluse il monaco rialzando lo sguardo sulla schiena dell'amico, mentre sul proprio volto ricominciava come poche ore prima a scendere una lacrima che col vento venne rapidamente fatta volare via dal proprio viso pallido ed oramai eccessivamente stanco di quella vita.

    Schiazu ascoltò con attenzione ciò che L'anziano ebbe da dire per scusarti del suo comportamento poco consono alla carica da lui coperta e dall'atteggiamento che aveva adottato nell'ultimo periodo, ma nonostante tutto più lo ascoltava e più era convinto che la distanza che stavano mettendo tra Elrohir e Iris stesse facendo ritornar il primo come prima, il Monaco Anziano Saggio e Dedito al suo popolo attivamente.
    Volle ascoltarlo con attenzione non tralasciando niente aspettando comunque il momento in cui si fosse dimenticato qualcosa così da rinfacciarla e fargliela pagare quel poco dopo le torture che gli erano state inflitte sotto ordine di Iris e anche suo. Non appena ebbe finito, dopo qualche minuto di pausa per ricollegare tutta la situazione in cui Elrohir s'era cacciato, Schiazu con un tono deciso rispose. *D'accordo. Accetto le tue scuse Elrohir. Stavo iniziando veramente a dubitare che fossi veramente tu quello al tempio del Nord. Non ti ho riconosciuto, nei tuoi modi di fare, nel tuo essere un Monaco anziano, in niente.* disse voltandosi ad osservar l'amico che stava alle sue spalle ed aveva iniziato a piangere mentre le colpe ritornavano rapidamente a galla, per poi ricontinuare.*Ho comunque deciso di non abbandonarti in questo cammino. So che sarà difficile per te dover lasciare i Nomadi al loro destino, ma purtroppo non possiamo fare più niente.* Concluse Schiazu proferendo l'ultima parola con un tono di voce simile ad un sussurro che però Elrohir fu abile a percepire nonostante l'aria andasse a rimbombare nelle orecchie.

    Le lacrime continuarono a scendere mentre Schiazu accettava le scuse per il comportamento adottato nei giorni precedenti da egli, che iniziava rapidamente a pentirsi, anche perchè la propria mente era stanca di continure a cercare sempre una soluzione ai danni che provocava, ma purtroppo doveva farlo perchè tutto era iniziato a causa sua, e per mano sua doveva finire. La propria mente intanto ritornava a rivivere gli ultimi giorni trascorsi riascoltando tutto ciò che i monaci anziani avevano consigliato e che egli non aveva nemmeno minimamente preso in considerazione, fino a che la propria attenzione non cadde proprio su una rilevazione di Schiazu sulla propria entrata nella gilda.
    L'illuminazione lo colpì come poteva fare un raggio di sole inatteso durante una giornata di pioggia, le lacrime smisero di colpo a scender sulle gote, ed Elrohir alzò rapidamente il volto sull'amico proponendo ciò che era venuto in mente. *Schiazu. Dovrei chiederti un grande favore. So come fermare mia Nipote e so come riportare tutto alla normalità. Ma serve il tuo aiuto. Mi devi Portare dai membri del loto bianco.* ecco cosa serviva: se sarebbe riuscito ad entrare nell'ordine con l'aiuto degli altri membri sarebbe forse riuscito a riportar tutto alla normalità, d'altronde l'ordine di cui poco si sapeva nelle popolazioni, ma su cui Elrohir era molto informato, era l'organizzazione di cui Iris aveva più timore dopo la gilda, e questo avrebbe facilitato le cose. *Potresti portarmi?* Chiese l'anziano con un tono amichevole che aveva scomperto da poco d'avere.
    Schiazu a quella proposta quasi mollò le redini del Bisonte e si voltò verso Elrohir che lo guardava nonostante fosse girato. Non sapeva cosa rispondere non aveva mi avuto di questi problemi in passato e ci volle un pò prima che desse una risposta. *Non Saprei.* disse confuso ma dopo qualche minuto di riflessione rispose con una certa decisione *Cercherò di farti avere un'udienza con i membri. Non so però che reazione avranno.* Disse Schiazu con l'intenzione d'aiutare l'amico che seppur l'aveva rinchiuso in cella, aveva avuto il pensiero di andarlo a liberar dalle sevizie della Megalomane firelord.

    Edited by `°.Happa.°´ - 25/11/2009, 21:51
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    SPOILER (click to view)
    Mi sono dimenticato... I testi della sezione proibita sono nella sala dove soltanto un dominatore dell'aria può entrare.. XD
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    GIORNO 32, POST 4, Pomeriggio.

    [EXP (orange) 15.173 LEVEL UP! (40r200) + 306 vinti dal torneo][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Osservò a lungo il tempio che lentamente s'allontanava dalla propria visuale dando spazio alle nuvole mentre diventava sempre più piccolo ed insignificante alla propria vista..
    Una lacrima calò sul volto dell'anziano mentre tristemente osservava il tempio farsi sempre più piccolo, doveva resistere era l'unica cosa da fare, non poteva più tornare lì dentro, mai più. Jazz osservò con attenzione e curiosita il padrone da lontano, rimanendo vicino a Desefa che aveva preso fortunatamente le redini di Philea lasciando quindi che il nonno sfogasse la sua tristezza con un pianto, per poi avvicinarsi lentamente all'anziano e sarirgli addosso lentamente andandolo ad abbracciare sulla faccia fedelmente. Il monaco notato quel gesto da parte del proprio lemure, le prese nelle proprie mani ed iniziò tristemente ad accarezzarlo sentendo soltanto ora quanto quell'amico gli fosse mancato in quei giorni, e quanto avrebbe potuto far bene al monaco stargli vicino. Intanto le lacrime continuavano a scendere dagli occhi che erano sempre puntati nella posizione in cui il monaco aveva visto per l'ultima volta il tempio, prima di scomparir tra le nuvole, la stanchezza intanto iniziò a far notare la sua presenza, non era una stanchezza fisica, ma bensì una stanchezza mentale, una stanchezza di vivere, ne aveva vissute tante ma quella anche quella perdita non era riuscita a sopportarla, era troppo, non riusciva più a vivere nel rimorso di tutte quelle quegli errori irreparabili che aveva fatto. L'unica cosa che poteva fare ora, è di far ritornare le cose come erano prima, con la pace che regnava da sovrana sul mondo.

    I propri stanchi pensieri vennero interrotti da un grido che oramai conosceva e ricordava alla perfezione, infatti gli occhi del monaco che aveva da poco chiuso per rifletter meglio, andarono ad aprirsi rapidamente come se qualcosa l'avesse punto e l'avesse fatto male, osservò con attenzione dietro di sè ma non vide niente, se non quella coltre di nebbia bianca che li circondava.. Dopo qualche secondo il falco della nipote fece la propria apparizzione dietro di loro, andando ad una velocità che l'anziano non si sarebbe mai aspettato, e stupito iniziò a studiarne i movimenti fino a che non andò a porgere il braccio per farsì che il falco riuscisse ad atterrar meglio.
    Andò ad appoggirsi delicatamente sul braccio del monaco mentre Jazz iniziò ad innervosirsi andandosi a rifuggiare dietro desefa che ora si era girata a veder cosa avesse fatto impaurire il lemure, e vide il falco eretto sul braccio dell'anziano che stava slegando dalla zampa dell'animale la pergamena.
    Ci mise un pò prima di decidere cosa farne della lettera che senza ombra di dubbio aveva inviato la nipote e che già da chiusa riusciva ad intravederne il simbolo, ma dopo qualche secondo giunse ad una conclusione: Aprirla.

    Srlotolò lentamente la pergamena mentre Desefa continuava a guardarlo impaurito dalla reazione che il nonno dopo aver letto avesse potuto fare, ed attese pazientemente che questo finisse.
    Iniziò a leggere e le lacrime lentamente interruppero il loro cammino, lasciando quindi all'anziano la facilità di riuscir nell'intento.
    CITAZIONE

    nonno, ti informo che ho finito di leggere la pergamena di Sozin... sembra che non venire compresi sia il destino della famiglia. Avrei voluto averti al mio fianco in questo momento: insieme avremmo potuto sconfiggere finalmente la Gilda, ma tu ti sei premurato di liberare gli ultimi membri rimasti, prorogando la mia ineluttabile vittoria. Ho trovato il tuo messaggio: sappi che non ho paura del tuo esercito, ma mi spaventa quello che ti faranno la Gilda e il Loto Bianco se deciderai di unirti a loro. Mi mancherai.

    Iris

    Lesse nella propria mente, finito di far ciò le lacrime continuarono lentamente a riprender il proprio corso, e Jazz presosi di coraggio ritornò nella propria posizione sulle gambe del monaco che intanto, aveva preso tra le mani la seconda pergamena, che lo stupì, facendolo iniziar a piangere più rumorosamente singhiozzando.
    Il rittratto di propria figlia era ora nelle sue mani, accidentalmente l'aveva lasciata nella propria stanza tra i quei ricordi che voleva dimenticare che voleva lasciar nel passato cencando di andar avanti, ma la nipote s'era preoccupata di spedir e far riaffiorare il passato che per lei era il presente che il monaco voleva cancellare.
    Ritornò alla propria mente la figura della nipote ed il suo modo di pensare, perchè mai aveva fatto questo? perchè aveva ordinato di attaccare i tempi? Non poteva veramente esser così malvagia, doveva esserci qualche granello di spazio nel suo cuore di carità che però non si era mai fatto vedere realmente. Oramai non poteva più tirarsi indietro doveva andare avanti con la propria missione, doveva perlomeno deporre la nipote da quel trono che aveva aiutato farle ottenere, doveva salvarla da lei stessa e ci sarebbe riuscito prima o poi.
    Cercò di calmarsi un pò lasciando come prima cosa andare Riku dalla propria padrona, per poi stringer forte a se quel ritratto assieme alla lettera, ricominciando a ripensar a tutto ciò che aveva condiviso con Iris, e a quel sentimento che lo legava a lei indissolubilmente.

    Edited by `°.Happa.°´ - 22/11/2009, 21:51
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    GIORNO 32, POST 3, Pomeriggio.

    [EXP (orange) 14.813 (11r40)][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Non trovarono nessuno all'interno del tempio, ad ostacolare la loro strda verso le stalle, e quindi non appena entrarono in questo si stupirono di vedere quanti bisonti ancora vi erano posteggiati all'interno e non erano stati presi da nessuno. Non poteva lasciarli lì e quindi diede ad ognuno che alla propria vista risultava maturo di condurre un bisonte, un bisonte.
    Fece salir come prima cosa i bambini che fortunatamente erano arrivati alla lezione della mossa difensiva "gran salto" e facilitarono quindi l'impresa dei nomadi, che fecero nello stesso modo dei bambini per poi con uno sguardo di ringraziamento che rivolgevano all'anziano partivano per la loro strada ed il loro destino.
    Erano rimasti soltanto Schiazu che stava sul proprio bisonte, ed Elrohir assieme a Desefa che salirono con un salto su Philea che non volle nemmeno ordinato di partire che già con un colpo di coda come il bisonte di Schiazu aveva preso il volo.
    Non fece a tempo il monaco a pensar a qualcos'altro che vide la nipote giungere alle stalle e scagliar contro al nomade la sua solita palla di fuoco, che l'anziano parò creando attorno al bisonte e quindi rinchiudendo dentro anche L'anziano con la nipote, una sfera d'aria di proporzioni molto più grandi del solito.
    (A.Def *Sfera D'aria A* Def: 1405 Vel: 310)

    Rivolse uno sguardo severo a Iris che sembrava esser infuriata per ciò che il nomade aveva osato fare, ma oramai non gli importava più, l'unica cosa che doveva fare, era fermare con le cattive la nipote, e doveva a forza riuscir nell'intento anche se questo richiedeva entrare a far parte della gilda.

    Edited by `°.Happa.°´ - 22/11/2009, 16:55
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    GIORNO 32, POST 2, Pomeriggio.

    [EXP (orange) 14.713 (18r100)][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Andò quindi a schivare l'attacco saltando in aria, laddove andò ad attaccare rapidamente sperando che il soldato non andasse nel frattempo a dichiarare il combattimento con qualche urlo, ma così non fù, in quanto il monaco fù molto più veloce a sferrare l'attacco spostando la posizione delle mani reciprocamente creando nuovamente un blocco d'aria che mise K.O in un solo colpo l'avversario che venne scaraventato al suolo verso il muro.
    (A.Atk *Impatto* Atk: 1400 Vel: 350)
    EV Secondo Soldato: -100

    Non appena costatò che la situazione non peggiorasse, e che nessuno avrebbe sentito lo scontro il monaco rapidamente e con una certa silenziosità andò ad aprire la porta della prigione soltanto dopo aver preso le chiavi in una delle armature dei soldati, girò qualche volta la serratura fortificata dopo che la palestra era stata improvvisamente scelta come prigione, e dopo aver fatto l'ultimo scatto aprì la porta lentamente.
    Questa inaspettatamente, aprendosi creò un cigolio che andò ad aspandersi rumorosamente per tutto il tempio e che fece innervosire il monaco aspettandosi un improvviso attacco da un momento all'altro *Che diamin...* disse tra se e se rimproverandosi di non aver fatto attenzione a quel particolare, anche se non si sarebbe certo fermato a quell'incombenza doveva finire la missione, o sarebbe caduto assieme al suo popolo.
    Entrò all'interno della palestra e a mò di sussurrò annunciò la propria entrata dicendo *Muovetevi, venite fuori in silenzio e fate in silenzio* per poi uscir fuori per controllare che qualcuno arrivasse insaspettatamente attirato dal rumore della porta.
    Sperava che i nomadi all'interno avessero capito, e fortunatament così fù, dopo qualche secondo iniziarono ad uscire dalla palestra rapidamente portandosi dietro il monaco che manteneva i sensi vigili rimanendo sempre in posizione d'attacco.
    L'ultimo ad uscire fù Schiazu che rivolse al Monaco un sorriso per ringaziare Elrohir del gesto coragioso, per poi mettersi nella sua stesso posizione e proferire in sussurro. Su andiamo.* disse ed Elrohir felice di non aver perso la fiducia dell'amico, ricambiò il sorriso e volgendosi verso i nomadi disse sempre in sussurro. *Siamo diretti verso le stalle. I più anziani si tengano pronti ad attaccare. Dobbiamo fare in fretta* Disse il monaco iniziando a correre nel corridoio diretto alle scale verso e stalle dove finalmente quell'avventura sarebbe finita, con affianco il proprio amico Schiazu.

    Edited by `°.Happa.°´ - 21/11/2009, 23:01
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    GIORNO 32, POST 1, Pomeriggio.

    [EXP (orange) 14.663 (21r50)][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Da poco aveva ricevuto l'ultima lettera di risposta da parte dei supervisori degli altri tempi, e di Chady che era ritornata al proprio tempio sperando di ritrovar un modo di proteggerlo essendo il tempio più vicino alla nazione del Fuoco.
    Ogni speranza ormai era svanita, i tempi erano stati occupati ed i nomadi che avevano deciso di restare, erano stati costretti a fuggire dai tempi, solo Elrohir assieme a Desefa era rimasto nella propria stanza ad osservar come quei luoghi sacri venivano sopraffatti dalla malvagità di una ragazzina, che oramai aveva perso la propria anima nella furia contro la gilda, e non si rendeva conto di quello che faceva.
    L'unica cosa rimasta da fare nel tempio era di dirgli addio a quelle mura che tanto l'avevano accolto piacevolmente, e che ora doveva lasciare da perdente, ma c'era anche un ultima cosa da fare, una cosa che doveva riuscir a fare a tutti i costi anche uccidendo: Doveva liberare i nomadi rinchiusi che aveva fatto l'errore di impriggionarli. Lasciò quindi una pergamena sulla propria scrivania, laddove ancora dritta c'era l'ufficializzazione dello scoglimento del consiglio, una pergamena dove v'era vergata qualche parola rivolta alla nipote, che aveva scritto con tutto l'odio e la malvagità che un nomade poteva provare.

    CITAZIONE
    I Nomadi Ritorneranno. E tu non avrai più Pace.

    Questo era vergato sulla pergamena con una caligrafia elegante e chiara e di una dimenzione abbastanza grande da poter esser vista anche da lontano.

    Lasciò la propria stanza velocemente sperando di non esser visto, e rapidamente iniziò a consumare la distanza che c'era tra la stanza e la palestra. Arrivò dopo aver sceso qualche rampa di scale nel corridoio della palestra, come sempre era presidiata da due sentinelle che con attenzione facevano la guardia all'improvvisata prigione. cercò di farsi vedere il meno possibile da queste camminando con le spalle appoggiate al muro alla penombra così da non attirar l'attenzione dei due sull'ombra che poteva crearsi con il sole.
    Si avvicinò a loro lentamente con l'intenzione d'attaccarli uno alla volta, e così fù per il primo contro il quale rivolse silenziosamente senza esser visto un blocco d'aria che andò a colpirlo in piena testa, facendogli così perder i sensi in un colpo solo.

    ATT. FURTIVO *Impatto* (danni: 400)
    EV Soldato: 0

    Intanto il secondo soldato con la coda dell'occhio sfortunatamente per il monaco, notò l'afflosciarsi del collega che però venne posato atterra delicatamente dal monaco usando il dominio con la speranza di non esser sentito dall'altro, che scagliò, una volta visto il monaco nella penombra, una palla di fuoco rossa contro di questo che notata l'inattesa luminosità della penombra doveva aveva trovato riparo, riuscì a prevedere l'attacco e andò a schivarlo saltando lasciando la propria posizione con un salto.

    Atk Soldato: (A.Atk * Palla Di Fuoco* Atk: 910 Vel 320)
    Def Elrohir: (A.Def *Gran Salto* Def: 1350 Vel 360)

    Edited by `°.Happa.°´ - 21/11/2009, 13:59
  10. .
    Forse non ha capito che sono un Amico..XD Quindi lessa o è rivolto a te, o devo rimettermi le scarpette di Dorothy senza che ti lamenti e passo dal suo portfolio.
  11. .
    SPOILER (click to view)
    Lessa non si può rifare??? erchè mi faccio passare tutte le cose da Nic almeno sappiamo che si fà qualcosa di giusto.. perchè io copio solamente le tue azioni perchè io non ho capito veramente niente.. Quindi se vuoi rifare ok, sennò fà niente, e andiamo avanti.
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    GIORNO 28, POST 4, Pomeriggio.

    [EXP ELROHIR (orange) 14.453 ][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Il nonno rimase accanto a Schiazu che finalmente aveva deciso di alzar la testa e osservar dritto negli occhi Elrohir, che ora stava però osservando stupito la nipote che con passo spedito si dirigeva verso l'uscita mentre gridava al proprio generale d'attaccare il tempio.
    Il monaco rimase a bocca aperta dalla decisione della nipote, e per alcuni secondi non riuscì a far rispondere ai comandi il proprio corpo, ma dopo che la propria mente riuscì a concepire cosa la nipote volesse fare veramente, scuotendo la testa, spostò lo sguardo dalla nipote a Schiazu, e prima di dirigersi verso l'uscita si rivolse a lui sperando di trasmettergli un pò di coraggio. *Cercate di fuggire. Io vi aiuterò da fuori. Aspetto un vostro aiuto fuori. Una nuova battaglia sta per nascere!* disse l'ultima frase con la stessa tonalità con cui aveva proferito le prime, soltanto che aveva già iniziato a dirigersi verso l'uscita.

    Giunto fuori il monaco non riuscì ad intravedere da nessuno dei lati delle rampe delle scale la nipote, e quindi diresse il proprio corpo verso la piccola base militare che aveva creato nelle fondamenta del tempio, sperando che i generali fossero ancora lì riuniti per confermar le pratiche burocratiche dello scoglimento dell'esercito.

    Fortunatamente l'anziano anche se con il fiatone riuscì ad arrivare in tempo alla base dopo aver sceso qualche decina di rampe di scale, e con fatica riuscì a spiegare ciò che era successo, e quello che andava a succedere se non si muovevano a rispondere.
    *Iris ha rinchiuso gran parte dei Nomadi della palestra. Tra cui anche L'ex Monaco Anziano Schiazu, ho cercato di imporre la mia autorità al Firelord ritirando le accuse di cui era accusato, io stesso. Ma Iris non ha voluto sentir ragioni e ci ha minacciato di attacare il tempio.. Dobbiamo risponder prima che attacchino il tempio. I prigionieri cercheranno di liberarci dalla momentanea prigione e ci auteranno come potranno.* Cercò di spiegare un modo rapidoe anche un pò rozzo il monaco che a stesso riusciva a tenersi in piedi, e che sicuramente non sarebbe riuscito a risalir tutte quelle rampe di scale senza forze.. *Che qualcuno vada a chiamarm Chady. E' l'unica che può aiutarci.* ordinò Elrohir appoggiandosi al muro osservando che i generali iniziavano ad improvvisar le strategie..

    GIORNO 28
    2) squadriglia dirigibili 1 (A.50.000)
    1) squadriglia dirigibili 2 (C: 50.000)
    X)
    1)Cavaliere di Bisonti (C)
    2)Aviatori (A Questo è il tipo no?)
  13. .

    GIORNO 28, POST 1, Pomeriggio.

    [EXP ELROHIR (orange) 14.233 ][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    La ragazza continuò nonostante i loro precedenti scontri su quell'argomento, a protestare sulla condanna del Monaco Schiazu, che aveva sfortunatamente viso più volte in quei giorni che in tutta la sua vita.
    Ascoltò con attenzione quello che la ragazza aveva da dire, senza lasciar in disparte il minimo dettaglio, e mentre ascoltava cambiò la propria espressione visiva, facendola diventare più decisa, ed appena finì di parlare il monaco che continuava a tenere il volto su Schiazu, lo portò sulla nipote che scatto con gran velocità verso l'uscita con l'intenzione di andar via, ma ciò non fermò il monaco, che schiarendosi la voce, si preparò a gridar contro la nipote. *Tu non farai processare persone che sono Innocenti. Primo perchè a quanto vedo hai rinchiuso tutti i nomadi di questo tempio quì dentro, secondo perchè la maggior parte quì non è nemmeno mai uscita da queste mura, e quindi non può esser venuto a contatto con la gilda, anche perchè quì non è mai stato assassinato nessuno, e a quanto ne so per entrar a far parte della gilda devi superare una prova d'omicidio.* ed indicando un ragazzo he poteva avere tra i 12 ed i 13 anni, continuò il suo grido. *Non credo che un ragazzo come lui, che non conosce nemmeno teoricamente cosa ci sia oltre queste montagne, possa far parte di una gilda. E allora perchè è qui?* disse rivolto alla nipote che sembrava nn riuscire a capire *Di qui non si muove nessuno.* Concluse il monaco apsettando che la nipote rispondesse.
  14. .

    GIORNO 28, POST 1, Pomeriggio.

    [EXP ELROHIR (orange) 14.183 ][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]



    Nonostante il monaco avesse già deciso il da farsi la nipote continuò a contrabbattere la decisione del nonno, che però dovette accettare dopo qualche secondo accettando l'ennesima decisione dell'anziano.
    Si diressero quindi scendendo qualche paio di rmpe di scale nella palestra che era stata usata come momentanea pigione, che era l'unica sala di cui il tempio era sprovvisto e non era necessaria.
    Davanti la prigione presidiavano soldati della nazione del fuoco che non permettevano il passaggio a nessuno che non fosse autorizzato dal Firelord, e giunti lì davanti la ragazza scambiò qualche parola con questi, per poi entrar nella prigione con appresso il monaco.

    Entrati nella palestra il monaco rimase stupito di quanti nomadi la ragazza avesse rinchiuso lì dentro. Nella miriade di nomadi presenti in quella stanza che al passaggio del Monaco rivolgevano uno sguardo di supplica, intravide in un angolo oscuro della sala Schiazu che non alzò lo sguardo al passaggio di Elrohir, ed è lì che il monaco fece la sua prima tappa.
    *Iris avevamo già discusso su di lui.* disse il monaco voltandosi verso la ragazza che stava dietro il monaco, per poi riportar lo sguardo sul vecchio Monaco Anziano. *Ritiro io personalmente le sue accuse, per approfondire meglio l'origine della sua accusa.* disse osservando Schiazu in volto che ancora teneva rivolto verso terra privo di meta, perso completamente nel vuoto.
  15. .

    GIORNO 28, POST 1, Pomeriggio.

    [EXP ELROHIR (orange) 14.043 ][DENARO: 10.000 mo NdA, DEPOSITATO: no ABBIGLIAMENTO: tunica monaci e cappotto pesante][EV: 600, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: no, ARMI: aliante]




    Silente nella propria stanza il monaco seduto alla scrivania con la penna in mano, che appoggiata su una pergamena giallastra sulla quale vi stava il calamaio, vergava elegantemente ciò che un paio di giorni prima aveva deciso nell'ultima seduta del consiglio, e che aveva successivamente ufficializzato nell'assembrea dello stesso giorno.
    Stava proprio scrivendo del patto che aveva preso con la nipote, di far si che tutti i nomadi venissero controllati e se scoperti di far parte della gilda d'esser arrestati, da un forte rumore venne interrotto dal proprio lavoro, con l'entrata della nipote nella propria stanza, e sembrava esser nervosa per chissà quale ragione, che però andò subito a spiegare soltanto dopo aver dato prova della propria forza e ira, scaraventando la seconda sedia presente nella stanza a terra. *Nonno, si può sapere cosa significa!? Avevi promesso che aspettava a me decidere la punizione più adeguata! Ho aspettato tre giorni! Hai fatto i tuoi controlli e abbiamo raccolto prove schiaccianti! Adesso però basta temporeggiare! Uccidiamoli e passiamo a controllare i monaci che sono stati arrestati al tempio Dell'Ovest* Disse la ragazza cercando di far valere la propria autorità sull'anziano che ancora interdetto di quell'entrata fulminea continuava a scrivere sulla pergamena finendo di scrivere il concetto che aveva iniziato. Appena abbe finito posò la penna nel calamaio e alzando il volto rispose con un tono pacato. *Oggi stesso andrò a controllare i Nomadi ritenuti di far parte della gilda, e successivamente se ritenuti colpevoli saranno trasportati nella Nazione del Fuoco dove lì potrai giustiziarli. Quì questo posto non ha più visto sangue dall'ultima strage fatta da Sozin, e mai più ne vedrà. E con questo.* disse alzandosi dalla sedia. *Passiamo subito al controllo dei detenuti.* Disse il monaco dirigendosi verso la soglia aspettando che la nipote gli facesse strada.
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