nomadi in fuga

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Silian
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [1300 DÉSEFA #0082C3 (25r80)] [DENARO: 200 Mo RdT DEPOSITATO: 800 Mo RdT ABBIGLIAMENTO: tunica lunga gialla, cintura arancione] [EV: 770 EV, ABILITA': // ARMATURA: //, ARMI: aliante]

    MESE 2, GIORNO 10, POST 1, pomeriggio

    --------------------------------------------------------------------------------

    Guardò a testa in giù la pancia dell’ennesimo dirigibile che attraversava il cielo sopra al tempio. Sbuffò annoiata, mentre una brezza leggera faceva dondolare il ramo a cui si era appesa.
    Ma CHE NOIA! I
    l nonno se l’era letteralmente svignata, lasciandola in mezzo a quel branco di spostate sempielate. Da quando era finita in mezzo a loro si sentiva ancora più maledettamente fuori posto.
    Si doveva guardare le spalle ancora più di prima, anzi, la testa, perché lo sapeva, era solo questione di giorni, quelle stavano sicuramente complottando per RASARLA A ZERO!!
    In fondo, mooooolto in fondo, doveva ringraziare la sua sorellona, se aveva ancora tutti i capelli sulla zucca. IRIS.
    Lo sapevano, quelle, che erano parenti? Beh, ora quelle pazzoidi avevano altro a cui pensare! Si nascondevano tutte come ratti nelle fogne di Ba Sing Se. Beh, non era stata mai un ratto, ma Désefa era certa che i ratti si divertissero molto più di loro in quel preciso frangente. Fece una capriola e sedette sul ramo, si lisciava svogliatamente i capelli cespugliosi: tolse un rametto dalla chioma corvina e lo scrutò con aria distratta, poi se lo ficcò in bocca ed iniziò a mordicchiarlo. PUAH!! Che schifo…con uno sputacchio qua ed una là saltellò da un ramo all’altro, intercettò una monaca con un cesto di frutta ed acchiappò una mela al volo mentre quella passava sotto di lei. Affondò i denti nella polpa del frutto. Anche quello era privo di sapore. Masticò il boccone più che per testardaggine che per fame. Non c’era neanche gusto neanche a rubare, con queste qua. Non si mettevano neanche a rincorrerla. Veramente, non si accorgevano mai di niente. Più tonte anche di Kratos. Le mancavano, le mancavano da matti gli inseguimenti a Ba Sing Se. Rosicchiò per bene il frutto, si pulì le labbra con una manica e lanciò il torsolo addosso ad un lemure che saltellava all’ingresso della grotta. Centro perfetto! Si concesse un sogghigno diabolico mentre il primate berciava infuriato. Durò poco. Adesso era annoiata ancora peggio di prima. Sbadigliò rumorosamente.
    E si sentiva come se…come se le mancasse qualcosa di davvero importante. dI ESSENZIALE.
    Ma cosa? Si grattò la testa cespugliosa in preda al dubbio.
    GIUSTO! Come aveva potuto dimenticarsela!
    Se c’era una cosa, UNA SOLA cosa di cui non poteva PROPRIO fare a meno…e bene, questa cosa di cui non poteva fare a meno non la vedeva da almeno tre settimane…BIRRA! Maledizione!
    Dolce, dolcissimo nettare inebriante…al solo pensiero la sua gola sembrò seccarsi ancora di più. Saltò via stizzita dal suo albero e si appollaiò come un avvoltoio capelluto sulla pietra sovrastante l’ingresso della caverna. Dall’interno provenivano le voci di un paio di monache. Con un sospiro si lasciò precipitare in avanti nel vuoto e penzolò davanti all’ingresso della caverna, come un grosso pipistrello giallo.
    “Le vostre signorie avrebbero per caso della birra nel loro ricovero?” chiese con tono piatto ed annoiato. Domanda retorica. Il taglio di capelli non era la sola cosa per cui avevano un pessimo gusto. Lasciò la presa delle gambe e fluttuò come una foglia morta fino a terra, stravaccandosi a quattro di spade sull’ingresso del rifugio. “No ovviamente…” grugnì guardandole con sufficienza “Dite che gli quelli ce l’hanno un goccetto a bordo?” chiese con tono lugubre fissando un altro dirigibile che si librava nell’aria sopra le loro teste.
     
    Top
    .
40 replies since 19/5/2011, 18:08   650 views
  Share  
.