nomadi in fuga

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Silian
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [exp 1600 DÉSEFA #0082C3 (30r100x2)] [DENARO: 200 Mo RdT; DEPOSITATO: 800 Mo RdT ABBIGLIAMENTO: tunica lunga gialla, cintura arancione] [EV: 770, ABILITA': // ARMATURA: //, ARMI: aliante]

    Alle parole di…Liung? Leung? Boh chisseneimporta, Désefa tirò su la testa degnando di attenzione le due colleghe.
    ADESSO cominciamo a ragionare.
    Sbadigliò tirandosi su. Le altre si stavano armando di aliante. Strano.
    Avrebbe dovuto avere l’adrenalina a mille. Invece no. Sbuffò contrariata.

    All’improvviso una autentica scarica di sillabe riecheggiò contro la volta della grotta. Sembravano non finire mai. Dés cercò esterrefatta la fonte di tale baccano. Era la bocca aperta dell’altra nomade. …Ma quanto parla…continuò a fissarla con un sopracciglio sempre più sollevato. "Non ci hanno ancora presentate, credo. Vimala... ma gli amici mi chiamano Mala... cioè... non proprio tutti. Sai che, pensandoci bene, alcuni non mi chiamano affatto? Non ti sembra una cosa strana? Insomma...
    Dopo un po’ sentì una fitta acuta alla fronte. Un crampo. Al sopracciglio. E quella. Non. La. Smetteva. Di. blaterare. Ecco come avevano trovato i templi. Avevano seguito la scia delle sue chiacchiere. Indubbiamente. Altrettanto indubbio era che quella lì doveva essere più fuori di un balcone panoramico. Troppo freddo alla testa fa male. Beh, comunque quel crampo era una rottura. Bisognava eliminare il problema alla radice. Si piazzò davanti a lei con i pugni poggiati sui fianchi, sovrastando la voce della nomade con la propria ”SONO DESEFA. Mio nonno mi ha appena scaricato qui...Giusto in tempo per i fuochi di artificio.” ridacchiò con un ghigno sottile.

    I templi. Se li era sempre immaginati come…come…beh, erano diversi da come li aveva pensati prima di arrivare. E non poteva dire che le fossero ESATTAMENTE piaciuti. Cioè, un conto era stare là col nonno e con gli altri bacucchi. Loro avevano un’aura del tutto particolare. Li rispettava. Anche Chady, a suo modo. Ma Chady ora non c’era. E si annoiava a morte. Almeno la sorellona aveva movimentato un po’ la situazione. Era chiaro come il sole che era stata lei ad ordinare gli attacchi. Dopotutto, era lei il capo. Che l’avesse fatto per togliersela dai piedi? Il dubbio le fece corrugare la fronte. Era capace anche di questo? Forse si. Forse no, non glie ne importava abbastanza. Ma il problema urgente era un altro. LA SETE.

    Si stiracchiò, recuperò il suo bastone dalla parete della grotta e lo picchiò forte a terra per attivare il meccanismo nascosto. Subito le due membrane di stoffa scattarono fuori dai lati dello strumento. Che rumore dolce…quante volte aveva volato sopra Ba Sing Se con quel vecchio affare. Quel senso di libertà era impagabile. O forse lo si poteva anche pagare…con un’adeguata scorta di birra si intende…Corse di getto all’imbocco della grotta, incapace di bloccare quella frenesia che le era salita nel petto all’idea del volo! ”Allora fanciulline…ce la facciamo a partire prima di diventare vecchie? Vi crescerà la barba e dovrete rasare a zero anche quella!!” cantilenò impaziente sgranando gli occhi e mimando con la mano il gesto di accarezzarsi un’immaginaria barba fluente.

    Pensò a sua sorella. Doveva essere lì nei paraggi, armata fino ai denti, con mille soldati a farle la guardia. Che faccia avrebbe fatto, vedendola svolazzare fuori dall’oblò del suo regale dirigibile? Avrebbe fatto fuoco e fiamme, LETTERALMENTE! Al pensiero un enorme ghigno le attraversò il viso. Se solo avesse saputo QUALE dirigibile era quello giusto…mah, maledizione…non poteva permettersi del sano divertimento! La gola secca protestò di nuovo ricordandole lo scopo di quella escursione. Iris avrebbe dovuto aspettare. Ora c’era altro di cui preoccuparsi. Si leccò le labbra pregustando già il dolce nettare, protesa in avanti come un uccello rapace alla ricerca della preda.
     
    Top
    .
40 replies since 19/5/2011, 18:08   650 views
  Share  
.