Rotta verso il Tempio

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  1. @Les
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    anche se, sinceramente, a me non sembravano così terribili…

    da quello che mi ricordo sono ricorsa alla censura solo un paio di volte: durante la strage al fronte sud e con le aspirazioni suicide di Ris, so che nei cartoni nippi si vede di peggio, ma cavoli! Se non censuriamo questo lasciamo correre tutto!


    MESE 10, GIORNO 7, POST 1 (sett), notte fonda

    [(#FF007F) EXP 151.890 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



    Iris sentì un rumore di passi sul ponte metallico e alzò lo sguardo. Era solo Elanor e non era in vena di fare conversazione, così tornò a fissare i propri piedi, nascosti dalla lunga tunica, lasciando che il soldato prendesse il controllo della situazione, come ci si aspettava da lei: "Altezza, desiderate essere riaccompagnata nella sua cabina?" chiese poi l'ufficiale. "Se desiderassi andare nella mia cabina ci andrei. Non sono una povera invalida e sto bene!" sbottò irritata, anche se nessuno le aveva chiesto niente del genere. Se c'era qualcosa che non sopportava era la gente che si prendeva cura di lei, soprattutto quando stava male davvero: la faceva sentire debole, vulnerabile, due cose che un Signore del Fuoco non può permettersi, pena la sua vita... e Iris era un buon Signore del Fuoco o, almeno, così lei credeva.

    Se solo la nave fosse stata ferma per qualche momento, se solo il suo stomaco la avesse risparmiata per qualche minuto... dei mozzi, richiamati da Elanor, vennero per pulire e subito dopo fu la volta delle sue ancelle, che le portarono dell'acqua. Infine arrivò il medico: l'ometto aveva quell'aria confusa di chi è stato svegliato di soprassalto e non ha ancora avuto il tempo di capire cosa sta succedendo. Non gli ci volle molto a capire cosa era successo e lo sguardo assassino di Iris ebbe l'effetto di svegliarlo del tutto. "Cosa posso fare per voi?" chiese l'uomo, inchinandosi in direzione di Iris. La ragazza grugnì, tirandosi in piedi. "Dammi qualcosa per lo stomaco: voglio dormire" ordinò lei. L'ometto si tirò su gli occhiali che gli erano scivolati fin sulla punta del naso, poi si avvicinò a Iris con quel suo fare goffo e impacciato: "Permettete, Altezza?" chiese, avvicinandosi a lei con la chiara intenzione di accertarsi delle sue condizioni di salute. Iris si ritrasse, infastidita "non qui" disse con fare deciso e subito si tirò in piedi: la nausea era forte, ma questa volta riuscì a controllarsi: "nella mia cabina" ordinò, decisa a non informare l'intero equipaggio delle sue condizioni di salute. Sapeva che avrebbero parlato tra di loro, ma non aveva la minima intenzione di dare prove a sostegno dei loro pettegolezzi. Ci mancava solo che iniziassero a pensare che stava male!
     
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72 replies since 28/8/2011, 14:23   705 views
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